Festa del Redentore

La Festa del Redentore è una delle celebrazioni più importanti e sentite della città di Venezia. Si tiene annualmente il terzo fine settimana di luglio e combina un profondo significato religioso con una spettacolare festa popolare. Vista la sua importanza tocca aspetti storici, religiosi e culturali.

La festa del Redentore , deriva dal voto fatto dagli scampati alla pestilenza che si è abbattuta sulla città di Venezia nel 1575.

Dopo la liberazione dal morbo venne ordinata la costruzione della Chiesa del Redentore, sull'isola della Giudecca.

Storia e Origine

La Festa del Redentore ha origini che risalgono al XVI secolo. Nel 1575, una terribile epidemia di peste bubbonica colpì Venezia, provocando la morte di circa un terzo della popolazione. Per porre fine alla pestilenza, il Senato veneziano fece voto di erigere una chiesa in onore del Redentore (Gesù Cristo) se l'epidemia fosse terminata. Il voto venne esaudito e la peste cessò nel luglio del 1577. Come ringraziamento, venne costruita la Chiesa del Redentore sull'isola della Giudecca, su progetto del celebre architetto Andrea Palladio. La prima pietra fu posata il 3 maggio 1577 e la chiesa fu completata nel 1592.

Significato Religioso

La festa ha un forte significato religioso per i veneziani. Il culmine delle celebrazioni è la messa solenne che si tiene la domenica presso la Chiesa del Redentore, alla presenza del patriarca di Venezia e di altre autorità ecclesiastiche. Un ponte votivo di barche viene costruito attraverso il Canale della Giudecca, collegando l'isola della Giudecca con il resto della città, per permettere ai fedeli di partecipare alla messa.

Celebrazioni e Tradizioni

Sabato Sera

  • Fuochi d'Artificio: Il momento clou delle celebrazioni avviene il sabato sera con un maestoso spettacolo pirotecnico. I fuochi d'artificio iniziano intorno alle 23:30 e durano circa un'ora, illuminando il cielo sopra la laguna di Venezia. Questo spettacolo attira migliaia di spettatori, sia locali che turisti, che si radunano sulle barche nella laguna o lungo le rive del Bacino di San Marco.
  • Cene all'Aperto: Prima dei fuochi, i veneziani organizzano cene all'aperto su barche, terrazze e lungo le rive dei canali. È un momento di grande convivialità, dove si condividono piatti tipici veneziani e vini locali.

Domenica

  • Processione e Messa: La domenica è dedicata alla celebrazione religiosa. La processione attraverso il ponte votivo di barche porta i fedeli alla Chiesa del Redentore per la messa solenne.
  • Regate: Nel pomeriggio si tengono le tradizionali regate di voga alla veneta, con varie categorie di partecipanti che gareggiano nei canali della città.

Aspetti Culturali e Sociali

La Festa del Redentore è un momento di forte coesione per la comunità veneziana. Oltre agli aspetti religiosi, è un'occasione per celebrare la vita, la storia e la cultura di Venezia. La città si anima di musica, feste e manifestazioni culturali, rendendo questo evento un'esperienza unica per chiunque vi partecipi.

curiosita

una cena tipica per la festa?

Durante la Festa del Redentore, i veneziani amano organizzare cene all'aperto, su barche, terrazze e lungo le rive dei canali, per condividere un pasto festivo con amici e familiari prima di godersi lo spettacolo pirotecnico. Ecco un esempio di un tipico menu che potresti trovare durante questa celebrazione:

Antipasti

  • Cicchetti: Piccoli assaggi che possono includere polpette di carne o pesce, baccalà mantecato (crema di merluzzo salato), sarde in saor (sarde marinate con cipolle, aceto e pinoli), crostini con paté di fegato.
  • Insalata di Mare: Un'insalata fresca a base di calamari, gamberi, cozze, vongole, condita con olio d'oliva, limone, prezzemolo e aglio.

Primi Piatti

  • Risotto di Pesce: Un risotto cremoso preparato con un mix di pesce fresco come calamari, gamberi, cozze e vongole.
  • Pasta alla Busara: Spaghetti con gamberi o scampi cotti in una salsa di pomodoro, aglio, vino bianco e peperoncino.

Secondi Piatti

  • Fritto Misto di Pesce: Una selezione di pesce e frutti di mare fritti, come calamari, gamberi, acciughe, e piccoli pesciolini, serviti con spicchi di limone.
  • Seppie in Umido con Polenta: Seppie cucinate in una ricca salsa di pomodoro e vino bianco, servite con polenta morbida.

Contorni

  • Verdure Grigliate: Melanzane, zucchine, peperoni, e cipolle grigliate e condite con olio d'oliva e prezzemolo.
  • Insalata Verde: Un'insalata leggera e rinfrescante di lattuga, rucola e altre verdure fresche di stagione.

Dolci

  • Frutta fresca: Anguria e melone.
  • Tiramisù: Il famoso dessert italiano a base di savoiardi inzuppati nel caffè, crema al mascarpone, uova e cacao.

Bevande

  • Vini Locali: Vini bianchi come il Soave o il Prosecco, e rossi come il Valpolicella.
  • Spritz: Un aperitivo tipico veneziano a base di Aperol o Campari, prosecco e soda, servito con una fetta d'arancia e un'oliva.

la peste a Venezia

la città di Venezia è stata attaccata la peste fino a tre volte nel corso di un secolo. La peste nera del XIV secolo, nota anche come Morte Nera, fu una delle epidemie più devastanti, con effetti che si fecero sentire per decenni.

Secondo storici come Matteo Villani e Gabriele de' Mussi, la malattia arrivò a Venezia tramite navi provenienti da Caffa, nell'attuale Crimea, portando con sé morte e disperazione. Le stime indicano che la peste uccise una percentuale significativa della popolazione veneziana dell'epoca, lasciando la città in lutto e incertezza.

Venne istituito un sistema di quarantena, che prevedeva l'isolamento delle navi sospette e dei loro equipaggi prima di permettere loro di sbarcare a Venezia. Questo sistema di isolamento era avanzato per il tempo e rappresentava un tentativo di contenere la diffusione della malattia.

I lazzareti di Venezia sono stati un sistema di strutture isolate utilizzate per la quarantena e l'isolamento dei marinai e dei viaggiatori provenienti da regioni colpite da epidemie, in particolare la peste. Questi lazzareti erano fondamentali per la difesa della città e per evitare la diffusione delle malattie infettive tra la popolazione.

Lazzaretto Vecchio e Lazzaretto Nuovo

Due dei lazzareti più famosi erano il Lazzaretto Vecchio, situato all'interno della Laguna di Venezia, e il Lazzaretto Nuovo, che si trovava più vicino alla terraferma. Questi luoghi hanno giocato un ruolo cruciale durante le epidemie, trattando e separando i malati dal resto della popolazione.

Organizzazione e Gestione

I lazzareti erano gestiti con rigore dalle autorità veneziane, che stabilirono regole ferree per il funzionamento delle quarantene. I viaggiatori e i marinai sospetti di essere esposti alla malattia dovevano essere isolati per un periodo di tempo specificato prima di poter essere autorizzati a entrare in città. Questa misura di prevenzione era essenziale per proteggere Venezia dalle epidemie e per mantenere il commercio in movimento.

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